La chirurgia orale si occupa di tutte le problematiche e patologie odontoiatriche il cui trattamento richiede un approccio chirurgico: dalle estrazioni dentali più o meno complesse (chirurgia estrattiva), alla rimozione di cisti dentarie infiammatorie, dalle biopsie di tessuti del cavo orale, alla chirurgia endodontica di denti devitalizzati senza successo (apicectomia).
Si parla di chirurgia orale anche per gli interventi sui tessuti di sostegno finalizzati al recupero di denti gravemente compromessi (parodontologia) o per la correzione di deficit sia dei tessuti che dell’osso (innesti gengivali, rigenerazione ossea).
La chirurgia orale ha diversi vantaggi e, se eseguita correttamente, può influenzare positivamente l’autostima dei pazienti. Ecco alcuni casi in cui è l’ideale per ripristinare il tuo sorriso:
Nella sostituzione di un singolo dente a lungo termine: se ti manca un dente e decidi di sostituirlo con un impianto, hai scelto un trattamento di grande successo.
Per ripristinare dei deficit ed evitare danni permanenti: spesso i problemi della mascella mandibolare e mascellare sono progressivi, il che significa che, se non curati, peggiorano. L’implantologia ripristina il tuo sorriso naturale, oltre a prevenire danni.
Per affrontare un problema dalla radice: non solo il sintomo quindi.
Implantologia
L’Implantologia ha rappresentato una rivoluzione per il ripristino dei denti mancanti. Gli “impianti” vengono posizionati per sostituire uno o più denti, già mancanti oppure estratti perché non recuperabili. Gli impianti dentali sono particolarmente indicati quando i denti vicini a quello mancante sono sani e integri.
Ulteriore rafforzamento a favore della decisione dell’implantologia riguarda la possibilità di aumentare la ritenzione e la stabilità che una protesi rimovibile non può avere; gli impianti infissi nell’osso permettono infatti a questa protesi di ancorarsi ad essi.
La tecnica per l’applicazione degli impianti osteointegrati prevede normalmente due fasi chirurgiche:
Una fase di apertura, quando gli impianti vengono inseriti nell’osso della mandibola o della mascella
Una successiva fase di riapertura, dopo un periodo di attesa necessario per permettere l’osteointegrazione (normalmente 3-6 mesi).
Quando i tessuti sono perfettamente guariti e sani, gli impianti dentali vengono connessi con la protesi del dente mancante. I materiali e le procedure necessarie alla costruzione della protesi, ed anche per l’applicazione su impianti, sono simili a quelli utilizzati per il rivestimento su denti naturali.
Una protesi provvisoria in resina è spesso opportuna nei casi più complessi; in alcune situazioni cliniche, particolarmente nel mascellare superiore, la quantità di osso necessaria per posizionare un “impianto dentale” può essere insufficiente: si deve allora procedere ad aumentare la quantità di osso mediante l’utilizzo di innesti di osso prelevati dal paziente e/o di osso artificiale. Tali procedure prendono il nome di rigenerazione ossea guidata (GBR).
Le procedure della rigenerazione ossea guidata sono frequentemente utilizzate per riempire una cavità presente nella mascella superiore chiamata seno mascellare; la presenza di questa cavità rende spesso impossibile il posizionamento di impianti nella zona posteriore (premolari e molari). Il riempimento di questa cavità viene detto “Rialzo del seno mascellare”.